Editoriale di Thierry Ehrmann, Fondatore e Presidente di Artprice

“Nel 2017, Artprice ha festeggiato i suoi 20 anni: 20 anni nel corso dei quali il Mercato dell’Arte si è trasformato con l’emergere e successivamente il consolidarsi del mercato cinese ma anche attraverso la globalizzazione della rete, la diversificazione dell’offerta, l’immediatezza della diffusione delle informazioni, la scorrevolezza delle transazioni, ecc. Grazie alle varie fusioni e alle prestigiose acquisizioni nei vari continenti, Artprice ha costituito il più grande fondo editoriale, che le consente di proporre la principale banca dati mondiale del Mercato dell’Arte.

Vent’anni dopo la creazione di Artprice, con l’esplosione di Internet mobile, s’impone la constatazione di una nuova e formidabile crescita.

Secondo Wan Jie, “Questo rapporto è il frutto di un profondo scambio in corso dal 2012 tra il Mercato dell’Arte asiatico e quello occidentale. La struttura del rapporto e i suoi contenuti sono costantemente migliorati al fine di abbracciare i due mercati nella loro totalità e aspirando alla perfezione”.

Attualmente, nessuno al mondo è in grado di produrre simili metadati sia sul piano macroeconomico sia su quello microeconomico. I Big Data sono uno strumento prezioso per mettere in luce le zone d’ombra del Mercato dell’Arte che storici e giornalisti d’arte non sono in grado di scorgere.

Il Mercato mondiale delle Belle Arti va consolidandosi In Occidente, mentre la Cina si conferma nel suo ruolo di prima potenza mondiale. Questa posizione di leader si aggiudica a spese degli Stati Uniti con un lieve vantaggio di 5,1Mrd$ e 89.400 lotti contro 5Mrd$ e 82.000 lotti. Si tratta di una performance notevole, poiché Christie’s USA con la vendita dell’opera più cara al mondo, il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci battuta all’asta a 450Mio$ nel 2017, rappresenta il 9% del fatturato USA. L’opera sarà esposta al Louvre di Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti.

Alla luce delle condizioni economiche e finanziarie mondiali, il Mercato delle Belle Arti dimostra una maturità che gli consente di affermarsi come un vero e proprio investimento alternativo con 14,9Mrd$ di aste pubbliche (contro 12,45Mrd$ nel 2016). In 20 anni, il fatturato mondiale del Mercato dell’Arte ha conosciuto una crescita del 456% passando da 34 a 59 paesi attori del Mercato dell’Arte.

Nel secondo semestre 2017, la Cina ha registrato un aumento del 20%, gli Stati Uniti del 53%, il Regno Unito del 26%, la Francia del 48% e la Germania del 18%. Il Mercato dell’Arte registra un andamento decisamente positivo” .