Bilancio generale. Le performance dell’Arte Contemporanea

  Ridestato da un record sensazionale di 110,5 Mio$ nel maggio 2017, il Mercato dell’Arte Contemporanea registra un terzo semestre consecutivo al rialzo. Il consolidamento di questo settore si deve a una domanda sempre crescente degli artisti contemporanei diventati imprescindibili, ma anche alla proliferazione dell’offerta e a un contesto economico particolarmente favorevole.

Tutti gli indicatori positivi

Per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2008, i quattro principali indicatori della salute del Mercato dell’Arte Contemporanea sono tutti positivi negli ultimi 12 mesi:

  • il fatturato mondiale, in crescita del 19%, tocca 1,9 Mrd$;
  • il numero di lotti venduti aumenta del 17% con 66.850 aggiudicazioni;
  • il tasso mondiale di invenduti rimane stabile al 39%;
  • l’indice dei prezzi dell’Arte Contemporanea aumenta del 18,5%.

L’aumento estremamente omogeneo dei tre principali indicatori dell’evoluzione del Mercato, tutti e tre molto vicini al +18%, depone a favore di uno sviluppo rapido ma perfettamente equilibrato delle vendite all’asta di Arte Contemporanea. Questo mercato cresce uniformemente quest’anno in termini di prezzi, di lotti venduti e di volume totale delle vendite.

Evoluzione delle vendite all’asta di Arte Contemporanea

Evoluzione delle vendite all’asta di Arte Contemporanea

Una crescita decisamente più stabile

Le 66.850 transazioni registrate in 12 mesi rivelano un mercato più intenso che mai. Il numero di vendite è cresciuto di 5,5 volte dall’esercizio 2000/01. Nello stesso periodo, i ricavi derivanti dalle vendite sono saliti del 1.700%, passando da 103 Mio$ a 1,9 Mrd$. Il prezzo medio di un’opera contemporanea venduta all’asta passa quindi dagli 8.400 $ alla fine del XXI secolo ai 28.000 $ di oggi, dopo aver toccato un picco di 38.800 $ nell’esercizio 2013/14.

Il Mercato dell’Arte Contemporanea aveva all’epoca conosciuto una crescita estremamente rapida. I collezionisti erano particolarmente elettrizzati per tutta una nuova generazione di artisti, tra cui Oscar MURILLO, Lucien SMITH, Christian ROSA, Tauba AUERBACH o Parker ITO, ma tutti faticano da allora a mantenere il prezzo delle loro opere cresciuto così velocemente. Anche vari artisti contemporanei di primo piano hanno conosciuto alle aste dei record spettacolari nel 2013/14 (in particolare a New York e Hong Kong) mai più registrati in seguito: Jeff Koons (58,4 Mio$), Zheng Fanzhi (23,3 Mio$), Zhang Xiaogang (12 Mio$), Wade GUYTON (6 Mio$), Rosemarie TROCKEL (5 Mio$), ecc.

Evoluzione del fatturato delle vendite all’asta di Jeff Koons

Evoluzione del fatturato delle vendite all’asta di Jeff Koons

La ristrutturazione è durata tre anni ma il Mercato dell’Arte Contemporanea riparte ora su basi molto più solide. Se i prezzi sono nuovamente al rialzo, anche l’offerta è in pieno aumento e consente una migliore selezione delle opere. Il tasso di invenduti perfettamente stabile, al 39%, garantisce l’equilibrio del mercato. Segno, infine, che la crescita è tornata sul Mercato dell’Arte Contemporanea e che la fiducia dei collezionisti è all’apice: Jeff Koons registra la sua vendita più alta all’asta dal 2014 e il terzo miglior risultato dell’anno.

Il nuovo posto dell’Arte Contemporanea

L’Arte Contemporanea rappresenta il 14% del numero di vendite all’asta totale di Belle Arti, contro il 12% del fatturato. Attualmente supera il periodo dei Maestri antichi e quello del XIX secolo, sia in termini di ricavi derivanti dalle vendite che per numero di scambi. Tuttavia, l’Arte Contemporanea non può ancora competere con l’Arte del Dopoguerra e l’Arte Moderna che concentrano, complessivamente, il 68% del valore globale del Mercato dell’Arte.

Suddivisione del fatturato delle aste per periodo di creazione (2017/18)

Suddivisione del fatturato delle aste per periodo di creazione (2017/18)

Il Mercato dell’Arte Contemporanea gode, d’altro canto, di un’offerta sempre più diversificata: 20.335 artisti nati dopo il 1945 hanno registrato almeno un’asta negli ultimi 12 mesi. Quasi cinque volte di più rispetto al 2000/01 (4.100 artisti contemporanei) e il 18% in più che per l’esercizio 2013/14.

La maggior parte degli artisti (53%) conta una sola transazione; è il caso, per esempio, dell’indonesiano Saputra HANDIWIRMAN, rappresentato dalla galleria ARNDT, che ha venduto un’unica tela quest’anno all’asta, ma che ha toccato i 318.600 $. Per contro, diversi artisti contemporanei hanno conosciuto scambi particolarmente numerosi nelle sale d’aste negli ultimi 12 mesi:

Gli artisti più scambiati all’asta contano generalmente un gran numero di opere abbordabili. Alcune piccole tele di Robert Combas vengono aggiudicate ogni anno per meno di 5.000 $ e le polaroid di Nobuyoshi ARAKI continuano a essere cedute per meno di 1.000 $.

Nel complesso, la struttura dei prezzi dell’Arte Contemporanea ricalca sempre più quella del resto del Mercato. Il 90% delle opere contemporanee non supera i 22.400 $ (commissioni d’acquisto incluse) mentre le opere superiori ai 100.000 $ rappresentano solo il 3% delle transazioni.

Struttura del Mercato dell’Arte Contemporanea

X% dei lotti aggiudicato a meno di
100 % 45 315 000,00 $
99 % 382 006,20 $
98 % 163 444,90 $
97 % 100 726,25 $
96 % 71 083,80 $
95 % 53 233,17 $
90 % 22 400,00 $
80 % 8 053,20 $
70 % 3 922,45 $
60 % 2 150,86 $
50 % 1 242,00 $
40 % 761,53 $
30 % 477,30 $
20 % 289,47 $
10 % 148,59 $
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Concentrazione del Mercato di fascia alta

Londra, New York, Pechino e Hong Kong concentrano l’82% del fatturato mondiale per l’Arte Contemporanea, ma solo il 17% dei lotti venduti. Questa concentrazione è un po’ più importante che per il Mercato globale dell’Arte (il 78% dei ricavi totali derivanti dalle vendite viene registrato in queste quattro città per il 14% di lotti venduti). Il Mercato dell’Arte Contemporanea resta pertanto confinato in queste grandi capitali, almeno in termini di valore. New York conta solo 3.300 opere vendute, vale a dire il 28% dei lotti americani, ma rappresenta il 95% delle entrate del Paese. Invece, quasi il 10% delle transazioni americane si conclude a Dallas, ma la città incide meno dell’1% sul fatturato nazionale.

Parigi (5.000 lotti venduti) e Londra (4.200) registrano ognuna più transazioni di New York, ma questa resta chiaramente la principale capitale del Mercato di fascia alta. Il 40% delle entrate della Top 100, tra cui le prime tre, è stato registrato a Manhattan. Londra, tuttavia, non è da meno, con 34 opere vendute a più di 2,5 Mio$. La capitale inglese detiene il primo posto del Mercato per vari artisti europei faro (Peter Doig, Rudolf Stingel, Antony Gormley, ecc.) e compete anche con New York per le firme più in voga dell’Arte Contemporanea americana. Un numero importante di opere di Jean-Michel Basquiat, Mark Bradford o persino di George Condo, per esempio, viene scambiato nelle case d’aste londinesi.

La presenza di varie gallerie eminenti sia a New York che a Londra (Sadie Coles, Simon Lee, Pace, Marian Goodman, ecc.) favorisce i rapporti tra le due grandi potenze anglosassoni e consente agli artisti in voga di trasferirsi rapidamente sull’altra sponda dell’Atlantico. Tale situazione genera un’importante sinergia che permette alla quotazione di vari artisti di salire molto più rapidamente, raddoppiando immediatamente le dimensioni dei rispettivi mercati.

L’evoluzione esponenziale del prezzo record per un’opera contemporanea (che si gioca tra soli cinque artisti) non può essere compresa senza riconoscere la predominanza di New York (e di Londra, in un secondo tempo) sul Mercato dell’Arte Contemporanea internazionale. Così, nel maggio 2017, il collezionista giapponese Yusaku Maezawa ha versato 110,5 Mio$ per regalarsi Untitled (1984) di Jean-Michel Basquiat, una tela ambita dai collezionisti di tutto il mondo. E ovviamente è la concorrenza diretta di tutti questi acquirenti a New York che ha potuto far balzare le aste verso questo record inatteso.

Cronologia del prezzo record per un’opera d’arte contemporanea

Cronologia del prezzo record per un’opera d’arte contemporanea

Varie città, tra cui Parigi, ambiscono a prendere parte alla nuova organizzazione mondiale del Mercato dell’Arte Contemporanea di fascia alta, a fianco di Londra e New York. Tuttavia, sembra che Hong Kong offra la migliore opportunità grazie alla sua posizione geografica, e a una legislazione molto più vantaggiosa. La Francia, troppo vicina all’Inghilterra, non offre un vero accesso a un nuovo mercato e ad altri collezionisti. Hong Kong, al contrario, è una straordinaria apertura verso un continente immenso. Rappresenta un ponte tra l’Occidente e l’Asia e si affaccia non solo sulla Cina ma anche sull’India e tutta l’Asia sud orientale. New York, Londra e Hong Kong consentono, da sole, di entrare in contatto con i più grandi collezionisti del pianeta e, di conseguenza, di riunire i mercati americani, europei e asiatici, e molte gallerie lo hanno già capito.

Non per niente Phillips, casa d’aste anglosassone, ha preferito svilupparsi a Hong Kong, piuttosto che a Parigi o Pechino. La terza casa d’aste di Arte Contemporanea del mondo realizza a Hong Kong il 7% del suo fatturato nel S1 2018. Nelle tre aste organizzate quest’anno a Hong Kong, Phillips combina il meglio dell’Arte Contemporanea asiatica e occidentale, con risultati degni di nota per ZHANG Xiaogang, George Condo, FANG Lijun, Yoshitomo Nara, Takashi Murakami, Kaws, Christine Ay Tjoe o Jean-Michel Basquiat.

Evoluzione del fatturato delle aste di Arte Contemporanea presso Phillips

Evoluzione del fatturato delle aste di Arte Contemporanea presso Phillips

Le tre principali case d’aste anglosassoni continuano a dominare il Mercato dell’Arte Contemporanea su scala mondiale: Sotheby’s (28% del fatturato mondiale), Christie’s (26%) e Phillips (15%). Quest’ultima realizza tuttavia la migliore aggiudicazoine dell’anno, con Flexible (1984) di Jean-Michel Basquiat, venduta per 45 Mio$ il 17 maggio 2018 a New York dimostrando, più che mai, di essere diventata una parte essenziale di questo Mercato dell’Arte Contemporanea di fascia alta.

Quest’anno, sei case d’aste cinesi si classificano ancora tra le prime 10 case d’aste del pianeta per l’Arte Contemporanea. China Guardian è ancora una volta la prima casa d’aste cinese in questo settore. Supera la rivale Poly Auction (presente a Pechino e Hong Kong), in particolare grazie a una vendita straordinaria, il 19 giugno 2018, che ha totalizzato più di 40 Mio$ per soli 29 lotti venduti. Nella fattispecie, questa sessione è stata contrassegnata da due nuovi record personali, a 6,7 Mio$ per Zhou Chunya con Chinese tone (1992) e 3,8 Mio$ per Ai Xuan con Aspirant (1980), oltre che dalla vendita di tre tele di Chen Yifei per quasi 7 Mio$.

Classifica delle case d’asta per fatturato delle vendite di Arte Contemporanea – 2017/18

Casa d’aste Fatturato Lotti venduti Miglior risultato
1 Sotheby’s 533 709 547 $ 2 443 30 711 000 $
2 Christie’s 480 510 215 $ 3 001 22 812 500 $
3 Phillips 290 408 446 $ 1 895 45 315 000 $
4 China Guardian 108 017 151 $ 669 22 640 280 $
5 Poly International Auction Co.,Ltd 74 744 711 $ 690 4 437 459 $
6 Beijing Council 33 943 228 $ 212 3 304 709 $
7 RomBon Auction 16 632 601 $ 462 718 985 $
8 Council Shanghai 16 482 640 $ 115 8 826 036 $
9 Hangzhou Jiashi 16 134 691 $ 31 5 751 438 $
10 Beijing Hanhai Art 13 208 466 $ 637 1 183 322 $
11 Seoul Auction 11 044 370 $ 157 3 331 097 $
12 Artcurial 10 418 102 $ 791 552 772 $
13 Ravenel International 8 346 666 $ 140 1 504 752 $
14 Bonhams 7 933 315 $ 637 550 571 $
15 Beijing Huachen 7 921 581 $ 130 2 088 216 $
16 Mainichi Auction 7 191 513 $ 1 301 721 422 $
17 Zhong Cheng Auctions 6 953 902 $ 135 1 249 747 $
18 Xiling Yinshe Auction 6 473 963 $ 193 847 550 $
19 Grisebach 5 978 695 $ 246 1 009 928 $
20 Joe Jubilee Beijing 5 425 734 $ 44 633 960 $
21 SBI Art 5 269 302 $ 567 577 218 $
22 Dorotheum 5 067 786 $ 337 508 249 $
23 Ketterer Kunst 4 952 890 $ 137 780 147 $
24 K-Auction 4 859 824 $ 130 796 720 $
25 Heritage Auctions 4 408 149 $ 1 015 200 000 $
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Predominanza di Stati Uniti, Regno Unito e Cina

Gli Stati Uniti restano la prima piazza del Mercato mondiale dell’Arte Contemporanea, anche se l’egemonia di New York, quest’anno, mostra segni di cedimento. Il mercato americano si è maggiormente concentrato sull’Arte Moderna (soprattutto con la vendita della collezione Rockefeller nel maggio 2018) ed è stato fortemento marcato dal record storico registrato dal Salvator Mundi di Leonardo de Vinci nel novembre 2017. Di conseguenza, il fatturato dell’Arte Contemporanea negli Stati Uniti evidenzia un calo del -16% rispetto all’ultimo esercizio. Effettivamente, gli Stati Uniti, che incidevano per il 44% sul fatturato mondiale nell’esercizio 2016/17 con 705 Mio$, concentrano quest’anno solo il 32% delle vendite, con 612 Mio$.

Il Regno Unito (545 Mio$) e la Cina continentale (298 Mio$) realizzano, per invece, un’eccellente performance, in rialzo rispettivamente del 55% e del 15%. Londra consolida sul Mercato di fascia alta: 86 opere contemporanee sono state vendute a più di 1 Mio$ nella capitale inglese, contro le 53 dell’anno scorso.

Ripartizione geografica del fatturato delle vendite all’asta (2017/18)

Ripartizione geografica del fatturato delle vendite all’asta (2017/18)

La quota di mercato della grande Cina (Hong Kong e Taiwan incluse) si stabilizza al 26%, con 480 Mio$. CHEN Yifei è, quest’anno, l’artista cinese più venduto alle aste. Con ricavi derivanti dalle vendite pari a 47 Mio$ in 12 mesi, fa meglio di ZHANG Xiaogang (22,5 Mio$) e ZENG Fanzhi (20,3 Mio$), per i quali le vendite hanno subito un certo rallentamento nel corso di questi ultimi anni. Il dipinto Warm spring in the jade pavilion (1993) di Chen Yifei, già venduto tre volte all’asta, mostra chiaramente l’aumento di valore straordinario delle sue opere: 215.000 $ nel 1993, 1,4 Mio$ nel 2006 e, infine, 22,6 Mio$ il 19 dicembre 2017 da China Guardian a Pechino. Quest’ultimo risultato stabilisce un record importante per questo pittore deceduto nel 2005 a soli 59 anni. La pittura iperrealista è particolarmente apprezzata in Cina, con Chen Yifei (5° nella classifica Artprice degli artisti contemporanei) ma anche WANG Yidong (#88), YANG Feiyun (#330) o XU Qingfeng (#403).

Al suo livello, anche la Francia realizza una performance notevole con 71 Mio$ accumulati in 12 mesi per l’Arte Contemporanea, ovvero una progressione del 81%. Questo risultato si basa essenzialmente sulla sola vendita della collezione di Jean-François e Marie-Aline Prat, il 20 e 21 ottobre 2017 da Christie’s. La sessione ha totalizzato 46,6 Mio$ con 172 opere contemporanee vendute in due giorni, e un picco di 17,7 Mio$ per Jim Crow (1986) di Jean-Michel Basquiat.

Sempre in Europa, la Germania (+40%), l’Italia (+31%) e il Belgio (+27%) consolidano rispettivamente il loro quinto, settimo e decimo posto sul Mercato dell’Arte Contemporanea mondiale. Un’ottima vendita a 401.000 $ per Anthony Gormley da Blindarte a Napoli il 29 novembre 2017, con Gut V (2002), un picco a 685.000 $ da Louiza Auktion a Bruxelles per Wild carved Bear di Richard Orlinski, il 24 marzo 2018; e, ancora più significativo, un risultato di 1 Mio$ per Anselm Kiefer da Grisebach il 1° giugno 2018 a Berlino, per Für Velimir Chlebnikow (2004/05), portano quest’anno il mercato contemporaneo in Europa, al di fuori della Francia.

Infine, diversi Paesi partecipano alla crescita ai quattro angoli del mondo:

  •     Giappone: +22%
  •     Australia: +15%
  •     Corea del Sud: +15%
  •     Sudafrica: +25%

Top 20 dei paesi per fatturato delle vendite di Arte Contemporanea (2017/18)

Fatturato Lotti venduti Miglior prezzo
1 Stati Uniti 612.822.603$ 11.481 45.315.000$
2 Gran Bretagna 544.651.235$ 8.683 21.594.014$
3 Cina 480.508.317$ 5.694 22.640.280$
4 Francia 71.189.027$ 7.542 17.680.936$
5 Germania 22.306.780$ 3.319 1.009.928$
6 Giappone 14.041.932$ 2.066 721.422$
7 Italia 12.761.067$ 3.675 400.962$
8 Australia 10.497.897$ 2.420 595.704$
9 Paesi Bassi 8.165.285$ 1.302 888.929$
10 Belgio 8.111.389$ 1.796 684.431$
11 Corea del Sud 7.933.975$ 221 796.720$
12 Austria 7.667.872$ 646 508.248$
13 Sud Africa 6.125.480$ 1.494 384.260$
14 India 6.115.436$ 326 1.131.482$
15 Filippine 5.296.947$ 485 314.759$
16 Nuova Zelanda 5.086.652$ 1.267 219.267$
17 Polonia 5.064.021$ 3.018 99.800$
18 Turchia 4.603.455$ 575 164.696$
19 Svizzera 4.601.564$ 897 345.999$
20 Danimarca 3.686.852$ 372 375.326$
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Investire nell’Arte Contemporanea

Sul lungo termine, l’Arte Contemporanea è, assieme all’Arte del Dopoguerra, l’unico periodo di creazione veramente performante nel suo insieme.

Durante i cinque anni che hanno preceduto la crisi finanziaria del 2008, l’intero Mercato dell’Arte ha conosciuto un’importante crescita. I prezzi sono saliti più rapidamente per i due periodi più recenti (l’Arte Contemporanea e l’Arte del Dopoguerra). Forte di mercati finanziari decisamente ottimisti e della globalizzazione del Mercato dell’Arte (con l’avvento della Cina), la quotazione di Damien Hirst, Richard Prince o YUE Minjun ha letteralmente preso il volo.

Indice Artprice dei prezzi per periodo di creazione

Indice Artprice dei prezzi per periodo di creazione

Scesi del 25% durante la crisi finanziaria, i prezzi dell’Arte Contemporanea hanno mostrato qualche difficoltà a mantenersi nel corso degli ultimi anni. A partire dal 2015, l’indice per le opere di questo periodo ha cominciato a discostarsi in modo evidente, per la prima volta dall’inizio del XXI secolo, dall’indice dei prezzi dell’Arte del Dopoguerra che pareva stesse seguendo.

Nel corso degli ultimi nove mesi, l’Arte Contemporanea ha dato il via a un nuovo periodo prospero, a dimostrazione che la nuova creazione è diventata la vera forza motrice del Mercato dell’Arte.

Top 5 delle plusvalenze estremamente rapide (<2 anni) per opere d’Arte Contemporanea

1° vendita 2° vendita
Artista Opera Prezzo Vendita Prezzo Vendita
Raymond PETTIBON (1957) Untitled (Set Sail…)(1999) 13.602 $ 30/05/2015 Lempertz Colonia 21.503 $ 21/11/2017 Sotheby’s Londra
George CONDO (1957) Untitled (1986) 15.601 $ 12/04/2017 Sotheby’s Londra 24.853 $ 11/04/2018 Sotheby’s Londra
Vik MUNIZ (1961) Bloody Marilyn (2001) 83.305 $ 12/02/2016 Christie’s Londra 104.052 $ 02/12/2017 Ravenel Taipei
KAWS (1974) Pressure Parade (2011) 125.000 $ 12/05/2016 Sotheby’s New York 421.724 $ 27/06/2018 Phillips Londra
Sean SCULLY (1945) Grey Red (2012) 850.402 $ 05/10/2016 Phillips Londra 1.587.366 $ 08/03/2018 Phillips Londra
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La volatilità dell’Arte Contemporanea rende questo periodo particolarmente favorevole per gli investimenti. Gli ultimi 12 mesi hanno dimostrato che per la creazione contemporanea era giunto il momento di superare le qualità finanziarie dell’Arte del Dopoguerra. I dieci maggiori aumenti di valore registrati nel corso di questo esercizio mettono in evidenza le performance sul lungo termine dell’Arte Contemporanea. Sono gli artisti le cui opere hanno cominciato a essere vendute all’asta negli anni ‘90 e all’inizio del 2000 e che vengono riproposte oggi, per cui i prezzi delle opere sono aumentati in maniera impressionante. I “Monochromatic Jokes” di Richard Prince illustrano perfettamente l’immenso potenziale finanziario dell’Arte Contemporanea. Acquistata per 38.125 $ nel maggio del 2000 da Sotheby’s a New York, la tela All I’ve heard (1988) è stata rivenduta per oltre 2,5 Mio$ nel novembre 2017. Il collezionista realizza un aumento di valore del 6.550% in poco più di 17 anni, vale a dire un ritorno dell’investimento (ROI) annuale medio pari al 28%.

Top 10 delle plusvalenze per opere d’Arte Contemporanea

1° vendita 2° vendita
Artista Opera Prezzo Vendita Prezzo Vendita
Wolfgang TILLMANS (1968) Doing Well (2001) 4.439 $ 29/06/2005 Artcurial Parigi 71.456 $ 17/04/2018 Christie’s Londra
Peter DOIG (1959) Untitled (1991) 8.150 $ 08/02/2002 Sotheby’s Londra 246.218 $ 05/10/2017 Phillips Londra
Glenn LIGON (1960) Untitled (I remember the very day) (1991) 10.200 $ 15/11/2000 Sotheby’s New York 190.261 $ 26/06/2018 Phillips Londra
Barbara KRUGER (1945) We Are Public Enemy Number One (1984) 10.925 $ 18/05/1999 Christie’s New York 287.390 $ 27/06/2018 Sotheby’s Londra
Richard PRINCE (1949) All I’ve Heard (1988) 38.125 $ 18/05/2000 Sotheby’s New York 2.532.500 $ 16/11/2017 Christie’s New York
Yoshitomo NARA (1959) Fuck the Rotten World!(2002) 46.875 $ 11/05/2011 Sotheby’s New York 550.505 $ 01/04/2018 Sotheby’s Hong Kong
Keith HARING (1958-1990) Healing Hand (1988) 60.500 $ 23/02/1994 Christie’s New York 1.635.000 $ 17/05/2018 Sotheby’s New York
Grayson PERRY (1960) I Want To Be An Artist (1996) 65.984 $ 05/02/2004 Sotheby’s Londra 825.783 $ 07/10/2017 Christie’s Londra
Jean-Michel BASQUIAT (1960-1988) Jim Crow (1986) 136.367 $ 03/12/1992 Christie’s Londra 17.680.936 $ 20/10/2017 Christie’s Paris
Mark TANSEY (1949) Source of the Loue (1988) 233.000 $ 02/05/1988 Sotheby’s New York 7.453.600 $ 16/05/2018 Sotheby’s New York
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La prosperità del Mercato dell’Arte Contemporanea si fonda altresì sull’immenso valore conferito dalle grandi gallerie internazionali. Il lavoro di Mark Bradford, George Condo o Hurvin Anderson ha oggi raggiunto la maturità e le loro opere migliori, realizzate nel corso degli ultimi 15 anni, compaiono progressivamente nelle case d’aste. Untitled (2007) di Christopher Wool è stata aggiudicata per la prima volta all’asta per 14,5 Mio$, dieci anni dopo essere stata acquistata presso Luhring Augustine a New York.

Tuttavia, la volatilità dei prezzi dell’Arte Contemporanea non è priva di rischi per i collezionisti. L’entusiasmo del Mercato tra il 2013 e il 2015 per alcuni giovani artisti americani presenta oggi pesanti ripercussioni per gli acquirenti che si erano lasciati sedurre.

Top 5 delle perdite di valore per opere d’Arte Contemporanea

1° vendita 2° vendita
Artista Opera Prezzo Vendita Prezzo Vendita
Ugo RONDINONE (1964) I don’t live here anymore (2000) 12.000 $ 06/06/2005 Phillips de Pury & Company New York NY 1.598 $ 11/04/2018 Phillips Londra
BLEK LE RAT (1951) Man Who Walks Through Walls (2007) 26.238 $ 05/02/2008 Bonhams Londra 6.401 $ 21/11/2017 Bonhams Hong Kong
Parker ITO (1986) Inkjet Painting #6 (2013) 46.895 $ 01/07/2014 Sotheby’s Londra 4.800 $ 11/01/2017 Sotheby’s Hong Kong
Jacob KASSAY (1984) Untitled (2010) 104.500 $ 08/11/2011 Phillips de Pury & Company New York NY 10.000 $ 28/09/2017 Christie’s New York NY
Subodh GUPTA (1964) Untitled (2005) 466.980 $ 30/11/2008 Christie’s Hong Kong 75.000 $ 01/03/2018 Christie’s New York NY

Le performance dell’Arte Contemporanea dimostrano oggi che questo segmento costituisce una delle alternative più serie agli investimenti finanziari tradizionali. Su un campione di quasi 1.000 opere contemporanee acquistate all’asta e rivendute con il medesimo strumento nel corso degli ultimi 12 mesi, il rendimento annuale medio si colloca al +8,1%. Tuttavia, il valore del 40% di queste opere è diminuito tra i loro due ultimi passaggi nelle case d’aste. La diversificazione di una collezione rimane pertanto primordiale. Avendo investito, nel 2013, 100.000 $ in un’opera di Jacob Kassay e 100.000 $ in un’opera di George Condo (due delle volatilità più estreme del mercato), il valore toccato da questo portafoglio raggiungerebbe oggi comunque 500.000 $ (sulla base dell’evoluzione dei prezzi delle opere di questi due artisti, prezzi che si sono inabissati per il primo e impennati per il secondo).

Ora, tra due passaggi di un’opera in case d’aste, in media passano solo nove anni.

Inoltre, sono rare le opere che, non essendo riapparse all’asta nell’arco di 20 anni, non hanno nel frattempo cambiato proprietario attraverso una galleria o un consulente d’arte. L’opera Jim Crow di Jean-Michel Basquiat e Source of the love di Mark Tansey, che non si rivedevano all’asta da oltre 25 anni, sono state entrambe acquistate durante una vendita privata dai loro ultimi proprietari, come rivelano i cataloghi delle vendite.

Indice Artprice dell’Arte Contemporanea Vs. S&P 500

Indice Artprice dell'Arte Contemporanea Vs. S&P 500

La forza del Mercato dell’Arte contemporanea si basa sempre, in larga misura, sulla rapida intensificazione del numero di transazioni. Per soddisfare una domanda in costante crescita, le opere circolano sempre più rapidamente e nuove creazioni subissano continuamente il Mercato. Gli altri periodi, invece, assistono necessariamente a una progressiva diluizione dei prezzi: con le opere maggiori poco a poco scartate dal Mercato per raggiungere le collezioni museali, la qualità tende, nel complesso, a diminuire inevitabilmente.

Un rilancio del +27% dell’indice dei prezzi dell’Arte Contemporanea nel S1 2018 consente a questo segmento di competere con i mercati azionari sul lungo termine. Da gennaio 2000, il valore generale delle opere contemporanee è salito del 88%, contro l’85% per il S&P 500. In 18 anni, questi due indici registrano mediamente un aumento di valore comparabile del 3,5% l’anno. Tuttavia, le curve molto diverse di questi due indici suggeriscono che il Mercato dell’Arte Contemporanea sia poco correlato ai mercati finanziari. La creazione contemporanea è, non solo performante quanto le azioni americane, ma anche in grado di permettere di diversificare gli investimenti.