Editoriale di Wan Jie, Fondatore e Presidente del gruppo Artron Art Group

Wan Jie Presidente del Gruppo Artron, fondatore di Artron.net e di AMMA e vicepresidente dell’università della Citta Proibita

Wan Jie
Presidente del Gruppo Artron,
fondatore di Artron.net e di AMMA e vicepresidente dell’università della Citta Proibita

 

Nel marzo 2017, Art Market Monitor of Artron (AMMA) e Artprice uniscono le loro forze per pubblicare il Rapporto sul mercato dell’arte nel 2016. Si tratta di una realizzazione importante per i due attori che sfocia nell’approfondimento delle ricerche sul mercato dell’arte mondiale. Il rapporto si basa sui meta dati delle transazioni di mercato effettuate nel 2016 e utilizza metodi di ricerca qualitativi e quantitativi comuni. Destinato ai lettori di tutto il mondo, offre una panoramica degli sviluppi recenti e presenta le previsioni della futura evoluzione del mercato dell’arte mondiale.

Nel 2016, il Mercato dell’Arte mondiale ha continuato a stabilizzarsi in un contesto economico mondiale che lascia poco spazio all’ottimismo. Il fatturato delle aste d’arte ha totalizzato la cifra di 12,45 mld$ (spese dell’acquirente incluse), con un calo del 23% dal 2015. Nel 2016, il fatturato delle aste d’arte in Cina ha toccato i 4,79 mld$, vale a dire una quota di mercato mondiale del 38% e un aumento dell’8% dal 2015, che colloca la Cina al primo posto nel mondo (davanti agli Stati Uniti che detengono il 28% delle quote di mercato mondiale e al Regno Unito, al 3° posto, con il 17% di quote di mercato mondiale). Sia il mercato dell’arte cinese che quello occidentale hanno registrato uno sviluppo lento.

Le case d’asta cinesi esplorano nuove piste con opere di maestri occidentali, ponendo così le basi di un settore completamente nuovo. Da due anni, i collezionisti cinesi dirottano i propri acquisti fuori dalla Cina su capolavori di maestri occidentali nelle grandi case d’asta internazionali. In Cina, con l’internazionalizzazione della visione dell’arte dei collezionisti cinesi, le case d’asta hanno organizzato aste di opere d’arte occidentali nell’intento di rispondere alle loro esigenze. Dalla prima vendita all’asta di questo tipo – “Modern and Contemporary Western Master Paintings” organizzata da Xiling Auction nel 2015 – a quella più recente – “Dialogue: From Yuan Dynasty People Hunting in the Fall to Picasso – Important Eastern and Western Art” organizzata da Poly Auctions Shanghai nel 2016 –, tutte hanno conseguito un grande successo. Questo prova che i maestri occidentali moderni sono in grado di portare nuova linfa e di aprire nuove prospettive sul mercato della pittura a olio in Cina.

I gusti dei collezionisti cinesi in materia di estetica sono cambiati e collezionare opere d’arte occidentali è diventato di moda. Oggi i grandi collezionisti cinesi hanno un approccio strategico della loro collezione e vi includono opere di grandi maestri occidentali, quali Monet, Van Gogh, Picasso, Rembrandt, Bacon e Modigliani. Sul primo mercato, si registra un numero crescente di collezionisti cinesi che partecipano alle grandi fiere ed esposizioni internazionali, dove acquistano opere d’arte. Ritroviamo questo fenomeno sul secondo mercato – Wang Jianlin si è aggiudicato per 20,41 mln$ il Bassin aux nymphéas, les rosiers di Monet da Sotheby’s New York, Liu Yiqian ha offerto per il capolavoro di Modigliani Nu Couché 170 mln$ da Christie’s New York e Wang Zhongjun ha acquistato per 61,77 mln$ la Nature morte, vase aux marguerites et coquelicots di Van Gogh da Sotheby’s New York. Inoltre, un certo numero di collezionisti ha già costituito una collezione personale tanto qualitativa quanto quantitativa. Questi passano logicamente alla fase successiva, che consiste nel creare una collezione d’arte per le loro aziende.

L’arte ha fatto breccia nella quotidianità dei cinesi e il consumo di opere d’arte abbordabili è diventato una vera e propria tendenza. La struttura della domanda sta cambiando. Il consumo, la collezione e l’investimento saranno i tre assi portanti dello sviluppo del Mercato dell’Arte in Cina, un mercato ancora in pieno assestamento che si concentra oggi sulla collezione e sull’investimento. Il fatto che le opere d’arte abbordabili diventino beni di consumo potrebbe, in futuro, svolgere un ruolo importante nella trasformazione del mercato in Cina e partecipare alla democratizzazione dell’Arte. Il profilo di questi neo-consumatori di opere d’arte abbordabili è diverso da quello dei collezionisti tradizionali: sono più giovani e hanno studiato all’estero, cosa che ha permesso loro di sviluppare una visione più globale e internazionale del mercato. È possibile che siano questi consumatori i fautori del cambiamento della struttura e del futuro del mercato dell’arte in Cina.

Negli ultimi anni, il mercato dell’arte mondiale ha continuato a svilupparsi in modoirregolare. Nel 2016, ha continuato a svilupparsi in modo sostenibile ma più lentamente, in un contesto economico mondiale complesso. AMMA e Artprice continueranno a fornire notizie dettagliate e approfondimenti sulle fluttuazioni del mercato dell’arte mondiale, per trasformare l’arte e la cultura di generazione in generazione e migliorare il valore dell’arte, con l’obiettivo di farla entrare nella vita di tutti.